Dalla cattedra alle radio, vincitrice del Premio Mia Martini, Rosmy ci racconta il suo percorso artistico che le sta regalando grandi emozioni fatte di musica e passione.
- Cosa hai provato quando il tuo brano “Un istante di noi” è stato proclamato vincitore del Premio Mia Martini nella categoria “Nuove proposte per l’Europa”?
È stata un’emozione grande, non semplice da descrivere, una soddisfazione enorme data dalla fatica e dal grande impegno che metto in tutte le cose a cui tengo, senza trascurare l’importanza di quell’entusiasmo che mi porto dentro, che mi da la carica per andare avanti sempre e comunque.
Un istante di noi è nato con semplicità senza pretese, non mi aspettavo nulla ed è arrivato tanto. Vorrei continuare ad essere così: semplice e positiva.
- Ripercorriamo insieme il tuo percorso: sappiamo che, parallelamente alla tua esperienza artistica, c’è anche quella di giovane insegnante
Si, sono una Teacher di inglese, mi sono laureata in Lingue perché amo vivere, viaggiare e avere la possibilità di comunicare con tutto il mondo, ed è questo che dico ai miei bambini: amare il mondo e non avere limiti per potersi esprimere. I bambini sono il nostro futuro ma soprattutto una ricchezza, una fonte di ispirazione per me. Pensa che il mio nome artistico nasce dai bambini che mi hanno dato un diminutivo a teacher Rosemary, ossia Rosmy.
- Ritornata sulla strada dell’arte, hai poi preso parte a numerosi spettacoli teatrali…
Il teatro e la musica nella mia vita si sono sempre uniti, due emozioni diverse ma forti allo stesso modo. A teatro nasco come attrice di prosa ma soprattutto cantante etnosong. Mi appassionava fare ricerche musicali popolari e soprattutto recupero di vecchie melodie della tradizione per poi inserirle nei diversi spettacoli teatrali. Ho avuto l’onore di recitare e cantare in teatri italiani importanti e nei diversi siti archeologici, creando un connubio di energie tra passato e presente: un’emozione bellissima fu cantare a piedi nudi tra le colonne d’Ercole illuminate del tempio Greco -Tavole Palatine Metapontum in Basilicata.
- Infine la tua nuova avventura da cantautrice…
Sono cresciuta in una famiglia di musicisti, da mio padre ai miei fratelli con cui abbiamo poi creato il gruppo The music Family dei F.lli Tempone, ancora operativo in Basilicata. Non potevo non amare la musica che vivo quotidianamente da quando sono nata. Dopo diverse esperienze tra teatro e musica ho capito che dovevo far nascere un mio prodotto, che potesse esprimere quella che sono e che sento. Così è nato “Tra nuvole e sole”, un brano che propone un modo di vedere con gli occhi della speranza un periodo segnato dai tragici attentati terroristici. Fino ad arrivare a “Un istante di noi” nato da un’amichevole collaborazione con Giulio Iozzi, Luca Sala e Enrico Kikko Palmosi. Volevo unire le forze, come di solito amo fare, per dare un senso di maggiore qualità alla mia passione. Solitamente mi piace essere sempre presente alla creazione di un brano, per sentirlo più mio e per vivere l’emozione che si percorre in quei momenti, dalla nascita di un testo alla musicalità che pian piano prende forma.
- Un percorso dunque ricco di esperienze diverse ma molto importanti. Quali sono i prossimi step?
Ora mi godo questa vittoria in quanto sarò ospite in diversi eventi importanti. Il più imminente sarà il 7 dicembre a Policoro in memoria del grande Pino Mango, insieme a cantanti come Tricarico, Luca Napolitano, Moreno. Per l’occasione canterò live “Un istante di noi” e “Se mi sfiori”, scritta e cantata dallo stesso Mango nel 1976 e successivamente interpretata da Mia Martini, per contribuire nel mio piccolo a far rivivere e ricordare questi due grandi artisti. Vincere un premio con un nome così importante è una grossa responsabilità, significa saper esprimere il vero senso del Premio Mia Martini. Spero di esserne all’altezza. Per me è solo l’inizio. Sto già lavorando al mio nuovo singolo e mi preparo a un nuovo anno ricco di grandi novità.