Anticipato dal singolo “L’Equilibrio”, i Rhumornero sono attualmente in tour per far conoscere al loro pubblico il nuovo album “Eredi”. Rock, grunge, ma anche cantautorato italiano sono solo alcuni degli ingredienti che rendono unica la loro proposta musicale, conquistando palchi importanti e scalando le calssifiche.

  • È uscito a gennaio “Eredi”: quali novità presentate in questo nuovo album rispetto al passato?
La prima novità è che siamo diventati padri e la nostra attenzione rispetto al mondo è cambiata radicalmente. La seconda è che Marco Biondi è diventato il nostro direttore artistico, la terza è che Pietro Foresti è diventato il nostro produttore, queste tre cose hanno portato la band a nuove consapevolezze, nuove affermazioni e nuove prese di coscienza.
  • Il rock in tutte le sue sfaccettature, che non rischia di annegare nel “commerciale” italiano, anche se cantato nella nostra lingua. Come riuscite a mantenere questo equilibrio?
“Cerchiamo di restare in equilibrio su noi stessi con i cambiamenti radicali e modi di pensare”. Crediamo che la nostra musica sia commerciale, o meglio, che mantenga gli standard classici di strofa e ritornello come principale attenzione e intenzione. Il vestito che mettiamo nei brani non ricorda la musica commerciale forse perché è molto “grosso”. Cerchiamo di osare nelle sonorità sapendo perfettamente che non sono “di massa” ma per ora ci piace fare così, l’energia al massimo delle nostre possibilità oltre ai normali cliché del rock italiano. Il cantato in lingua italiana non è semplice e nasconde dei codici che quando li hai capiti scorrono in maniera naturale tra le note, l’italiano dal nostro punto di vista necessita obbligatoriamente di “contenuti importanti” quindi per scrivere un testo, spesso, ci vuole molto tempo, tanto studio e tanta lucidità.
  • Una carriera che vanta già alcune compilation di Virgin Radio. Come siete arrivati a questo importante Network?
Tre importanti compilation, “Virgin Style Rock Vol. 6” con “Schiavi Moderni” “Xmas in Rock Vol.1” con “Last Christmas (non si sentirà) e “Xmas in Rocl vol. 2” con “Sotto le stelle”. Tre brani che sono andati tutti benissimo, in più tre singoli passati tutti in alta rotazione per diversi mesi (Schiavi Moderni, L’equilibrio, Un miliardo di anni). Il nostro rapporto con Virgin Radio è legato alla figura di Marco Biondi che ci ha scoperti e portati nel mainstream. Dopo aver ascoltato il nostro album ci contattò su Facebook e li nacque tutta la nostra avventura che cresce giorno per giorno.
  • RHumornero: cosa si nasconde dietro il vostro nome?
Si nasconde l’umorismo nero, il rumore nero (il nostro suono) e l’RH ovvero il sangue che l’artista versa per la propria arte. “RHumornero”
  • Venite da esperienze diverse ma siete approdati allo stesso porto. Qual è il nodo che accomuna tutti i componenti della vostra band?
Indubbiamente la passione per la musica, le coincidenze (se vogliamo chiamarle così) che avvicinano le persone arrivano da una serie di eventi inspiegabili che hanno fatto sì che queste quattro persone s’incontrassero e vivessero insieme questo percorso di vita. Pur arrivando da quattro strade completamente diverse abbiamo capito subito che i nostri obbiettivi erano gli stessi, da questo credo nasca il nostro affiatamento e la grande voglia di fare le cose assieme senza dar troppo peso ai classici problemi che questo mestiere presenta quotidianamente e andando avanti godendoci il panorama di questo splendido cammino che la musica ci sta offrendo.