Esce venerdì 19 gennaio, in digital download e su tutte le piattaforme streaming, “Many Faces” (Root Feelings Record), EP di debutto del cantautore Anthony Hed.

Sei brani in inglese, legati dal tema della malinconia e interpretati dalla voce e dalla chitarra acustica del musicista italo francese.

In “Many faces” ho voluto raccontare della parte più introspettiva di me, di tutti noi.  E’ un punto d’osservazione, uno sguardo consapevole e di analisi delle proprie esperienze. La solitudine e il passato, ma anche il sogno e il coraggio.

“Many Faces” è stato scritto e composto da Anthony Hed, con la collaborazione di Giovanni Ghioldi, che ne ha anche curato la produzione e la registrazione presso gli Ofilab Studio di Milano.

Se la sua musica potesse riassumere Anthony Hed in poche parole: “Folk/Pop artist delicato, intimo”.Nato in Francia ma di origini italiane, s’innamora della musica ascoltando i Radiohead durante un viaggio per LaRochelle. Tutto inizia lì. Sono i viaggi e le diverse esperienze all’estero a costruire il suo mondo e la sua identità. Ben Harper e Damien Rice sono una parte fondamentale di questo processo. “Scrivo canzoni che prendono una brutta piega”. Anthony Hed è un uomo che cammina in avanti ma con gli occhi dietro la testa. Si fermano sul primo sguardo alla chitarra acustica durante i suoi studi a Thessaloniki (Grecia) e rivivono i mesi di busking per le strade di Cork (Irlanda). Racconta, dunque, storie di un passato senza una vera casa tra Francia, Italia, Grecia e Irlanda. La solitudine. E pur trascorrendo, in seguito, le giornate in giacca e cravatta, ha l’impulso di ritrovare quei colori e sfumature, quei suoni che stava perdendo di vista. Nostalgia.
Oggi, vive a Como, e, dopo due anni di registrazioni e lavori in studio, annuncia il suo primo EP “Many Faces”. Un folk personale con sfumature rock, anticipato dai singoli “Monomania” e “Many Faces”.