È uscito lo scorso 27 gennaio in tutti i migliori digital store “Gulash” (Boxtune/Believe Digital) il secondo album degli Agrado, la band italiana ritorna sulle scene dopo cinque anni di silenzio dal precendente album “Rumore Bianco”.
Il nuovo album è stato registrato a “La Casagrado” studio di registrazione della band, mentre il master del disco è stato curato da Marco D’Agostino al 96khz di Milano tra i suoi lavori troviamo:
Dear Jack – Mezzo Respiro, Modà – Passione, Maledetta Annalisa – Splende e molti altri. “Gulash” è stato presentato in esclusiva in pre-order su iTunes il 9 gennaio, mentre il 27 gennaio sarà disponibile in tutti i migliori digital store e contiene al suo interno dieci brani inediti.
A fare da apripista al nuovo album, è stato il singolo “Bon Ton” (Aereostella/Pirames) uscito lo scorso maggio, il video del brano (link disponibile:
https://www.youtube.com/watch?v=qOvOirKb5EE) è stato girato all’interno del famoso locale Rock’n’Roll Club, con la partecipazione speciale della showgirl americana Justine Mattera.
Track by track
01. Aspettando J – Un brano che parla di una storia affascinante, non si sa se vera o se pura invenzione ma comunque affascinante. J come Jim Morrison mai morto ma rinato in Barry Manilow, cantante americano che vede il suo massimo successo in “Mandy”, canzone che, per i sostenitori di Jim Morrison vivo, rappresenta una subliminare dedica in musica alla storica fidanzata Pamela. Me and you, ecco il senso di Mandy.
02. Autostop nonsense – Il senso della vita racchiuso in un format, “un fantastico reality show“. In una società che impone sempre più spesso meccanismi finti ma che funzionano perché già testati, ci si trova spesso ad interpretare il ruolo di concorrenti, in cui l’unico scopo è quello di non essere eliminati. Tutto questo rischia di portarci in un viaggio fuori controllo e soprattutto senza senso.
03. Bon Ton – Primo singolo dell’album, ha l’intento di prendere in giro una società che impone una bellezza stereotipata, alla ricerca costante di una perfezione che a volte annulla il proprio modo di essere.
04. Dietro a uno specchio – Canzone dedicata ai vari leader politici italiani, che punta il dito in particolare su nobile cavaliere, prendendolo come esempio da ridicolizzare, non per scelta politica, ma perché propenso a vendere la sua immagine mediatica, come fosse una rock star.
05. Una domenica su Marte – Canzone che serve a dare una speranza ed uno sfogo contro tutto quello che non ci appartiene ma che ci viene imposto nel pianeta in cui viviamo. “Su la testa!“, prima frase del brano, è un imperativo a non mollare ! E se tutto quello che cerchiamo qui non c’è, “passeremo una domenica su Marte”.
06. Viaggiatore immobile – Brano che estremizza la solitudine e la paura di mettersi in gioco, affidando i nostri viaggi ad uno schermo che interpreta le nostre volontà attraverso un computer, fenomeno purtroppo sempre più reale che però di reale non ha proprio nulla.
07. Semplice mente – Nulla di più semplice, una canzone romantica che si presenta in maniera semplice e diretta proprio perché rivolta semplicemente a una semplice mente.
08. Violenza blues – Espressione di sesso piacere e complicità, estrema opposta di “semplice mente”, racconta attraverso sfumature velate, il sapore di una notte sopra le righe..
09. Tutto ciò che conosco – In un album intitolato “Gulash” dove ogni canzone rappresenta un ingrediente della ricetta, questa anzone rappresenta l’ingrediente inaspettato, quello completamente diverso da tutto, non a caso “Tutto ciò che non conosco”.
10. Generation of phenomena – Un altro pezzo che incita a non abbassare la guardia di fronte ad un futuro che non ci appartiene, esortando l’ascoltatore a non diventare complice di una realtà inaccettabile. Se tutto questo non dovesse accadere, ci vedremo costretti a “trovare un’altra scusa”.