Ciao Amedeo, bentrovato !
- Iniziamo la nostra chiacchierata parlando di “Rock Virus”, l’album strumentale che hai realizzato nel 2016 per “Videoradio Edizioni Musicali”: Come nasce e da dove hai tratto l’ispirazione
Ho iniziato a comporre i brani dell’album un paio di anni fa. Durante la lavorazione ho perso mio padre e credo che il lavoro risenta del brutto momento che ho passato. Il disco è idealmente dedicato a lui, in particolare il brano “Tears”. Comunque Rockvirus ha molti brani tirati e per niente malinconici, nonostante tutto. Mi piaceva l’idea di dare spazio alle emozioni più intime, ma rappresentarle anche con pezzi rabbiosi ed incisivi. Ringrazio Beppe Aleo di Videoradio per averne resa possibile la realizzazione.
- Da dove nasce la scelta di comporre un lavoro tutto strumentale?
Ho sempre seguito con molto interesse la “musica cantata” ma ho sempre amato anche quella strumentale e mi piaceva l’idea di dare spazio al mio strumento e, in alcuni casi, usarlo in brani con una forma molto vicina a quella della canzone, al posto della voce.
- Nell’album anche la partecipazione di importanti artisti internazionali come Jennifer Batten (M. Jackson, J. Beck), Mel Collins (King Crimson, Dire Straits), John Giblin (Simple Minds, P. Gabriel): raccontaci perché hai voluto questi musicisti e come è stato collaborare con loro
Collaborare con giganti simili ti arricchisce tantissimo oltre che essere un’esperienza indimenticabile.
Sono persone molto semplici che hanno un bagaglio tecnico ed un’esperienza invidiabili, ma sono sempre disposte a trovare nuove soluzioni per soddisfare le richieste che vengono loro fatte. Davvero grandi musicisti e grandi persone!!
Ho pensato a loro in primo luogo per il loro sound e poi perché avendo suonato con tantissimi degli artisti che ho sempre amato, li conoscevo per i diversissimi apporti musicali che ne hanno sempre evidenziato la grande versatilità.
Vorrei ricordare anche gli altri musicisti che hanno partecipato al progetto in maniera determinante: Salvatore Scorrano, (Steve Phillips, Dire straits, Loretta Goggi, ecc), Gigi Zito, (Nada, Gianni Bella, ecc…) e Salvatore Leggieri, (Renato Carosone, Lucio Dalla, Max Giusti, ecc…), alle batterie, Mario Guarini, (Claudio Baglioni, Samuele Bersani, Gino Paoli, ecc…) al basso, Primiano Di Biase, (Dire Straits, Neri Marcoré, Richard Bennet, ecc…) alle tastiere, al piano alle riprese del suono, Stefano Maggio, (Popstars, Jennifer, Kirchheim, ecc…), alle tastiere e al programming.
- Non solo chitarrista ma anche compositore di musiche per programmi televisivi e radiofonici (RAI) : quale di queste attività ti permette di esprimere al meglio la tua musica e la tua creatività?
Credo che ognuna di loro dia la possibilità di esprimere musica e creatività, sebbene in modi diversi. Nel caso della composizione di musiche per la radio o per la televisione, lo stimolo maggiore è quello di rendere al meglio l’ambientazione sonora che dovrà sottolineare le immagini e questo può dare il via alla ricerca di musiche lontane da quelle che si ascoltano abitualmente, tipo quelle etniche. A tal proposito vorrei raccontare un episodio carino. Io e Stefano Maggio (producer, vocal coach, sound designer, ecc), stavamo lavorando ad un disco di brani chiamato “Diario del Sudamerica” che avrebbe fatto parte della libreria per i programmi Rai. Durante la lavorazione mi sono tornati molto utili gli ascolti di gruppi come gli Inti Illimani.
Intorno ai 9 anni, ascoltai un paio di dischi di questo grande gruppo e me ne innamorai. Questo anche per dire che tutti gli ascolti possono tornare utili e che comunque arricchiscono in qualche modo. Nel caso di lavori in qualità di chitarrista live e soprattutto di studio, si cerca di assecondare le richieste del produttore, sia in termini di parti da suonare, che sonore, apportando anche idee personali, se vengono richieste. Quindi sono tutte attività stimolanti.
- Hai collaborato e continui a collaborare con tanti artisti (Max Tortora, Max Giusti, Audio 2, Luca Barbarossa, Sergio Caputo). Con chi hai trovato maggiore alchimia ? Vuoi raccontarci qualche aneddoto simpatico?
Alcune collaborazioni sono state occasionali ma altrettanto piacevoli. Sono tutti grandi professionisti e suonarci insieme lascia sempre qualcosa di bello. Tra gli altri, mi trovo molto bene a lavorare con Max Tortora. È un grande professionista che sa intrattenere il pubblico con le sue irresistibili gags, ma anche con tanta musica, essendo lui stesso cantante e pianista. La cosa divertente è che, essendo un vulcano di idee, sa tirare fuori battute che spiazzano anche te che partecipi allo spettacolo, rendendo ogni serata estremamente divertente, evitando così la routine che può presentarsi dopo tante serate.
Più che un aneddoto, mi viene in mente un momento simpatico che mette in risalto un gesto molto carino di un grande artista. Mi sono trovato a sostituire il chitarrista di Max Giusti, il grande Luca Casagrande, per un paio di serate. Non c’era stata la possibilità di effettuare prove, visti i tempi cortissimi, anche se mi era stata data una registrazione come modello. Quando, durante un solo, mi ha presentato, lo ha fatto sottolineando che avevo solo provato “per telefono” le due ore di spettacolo, ringraziandomi pubblicamente. L’ho trovato un gesto molto generoso e carino da parte di un artista sempre molto attento ai componenti della sua band, anche se non ne facevo ufficialmente parte. Grazie Max!
- C’è un artista in particolare con il quale vorresti collaborare?
Ce ne sono tantissimi!! Molti sono sogni che risalgono al periodo adolescenziale, come suonare con il Vasco nazionale e con Paul McCartney!! Per citarne uno solo, mi piacerebbe molto lavorare con Ron, un artista che ho sempre seguito e che stimo moltissimo.
- Parlaci dei tuoi prossimi progetti e delle date live
Spero di suonare Rockvirus dal vivo, la cosa è in fase di progettazione. Poi vorrei cominciare a lavorare a del nuovo materiale e vedere che forma potrebbe prendere. Dopo tanto tempo passato alla realizzazione di un disco, scrivere nuovi brani è sempre stimolante, anche perché quelli che si utilizzano per un album, in genere, sono stati composti molto tempo prima.
- Indicaci i tuoi contatti online, sito/pagine Facebook per essere sempre aggiornati sulle tue attività
Sul mio profilo Facebook, Amedeo Miconi, è possibile seguire tutte le mie attività.
- Grazie per essere stato con noi e un saluto da parte di tutti gli amici di Jam Session 2.0
Grazie a te e a tutti gli amici di Jam Session 2.0