È in partenza la nuova edizione del Rock Contest, concorso nazionale per gruppi musicali emergenti, organizzata da Controradio. Una nuova avventura, quest’anno, con tante novità. Ce le racconta il direttore artistico Giuseppe Barone.
Tra le novità di quest’anno, la collaborazione con Sugar Music. Quale valore aggiunto porterà a questa nuova edizione??
Beh, sicuramente un bel riconoscimento. Da sempre portiamo avanti un lavoro di scouting che valuta al contempo la capacità compositiva ma anche la resa live, lavoro su cui da sempre si punta l’attenzione di etichette, promoter e addetti ai lavori. Proprio dai finalisti della scorsa edizione Sugar Music (label di Motta, Negroamaro, M+A, Malika Ayane) scelse i Manitoba come giovane proposta musicale su cui investire, quest’anno abbiamo deciso di sancire formalmente la nostra collaborazione. Credo che per un gruppo che ha intenzione di far ascoltare la propria proposta, riuscire ad arrivare a realtà così qualificate sia un traguardo cui guardare con attenzione.
  • Puoi anticiparci altre novità??
Per questa edizione il monte premi in palio è davvero interessante, ai consueti premi del contest (2.000 € al primo classificato, 5 giorni presso il Sam Recording Studio al secondo e la menzione Premio Ernesto de Pascale per la miglior canzone in italiano) si aggiungono 3.000 € per il Premio Fondo Sociale Europeo (offerto da GiovaniSì di Regione Toscana alla canzone che meglio fotofrafa istanze giovanili), 2.000 € alla migliore composizione tra gli iscritti SIAE, più gli EPK per i finalisti offerti da Indie-Eye. Ma quello che è molto importante, oltre ai premi, e l’enorme visibilità di cui i gruppi o i solisti godono partecipando al contest, saperla sfruttare è un ottimo volano per l’inizio di una seria carriera musicale.
  • Torniamo alle origini: com’è nato il Rock Contest??
Negli anni in cui nacque (1984) a Firenze era il boom del Post Punk e della New Wave, c’era un gran fermento, un gran numero di band e pochi locali per esibirsi. A Controradio, sulla scia delle “battle of the bands” dei college americani venne l’idea di lanciare questo concorso che in una seconda fase divenne nazionale. Nel 2009 il libro “I love rock’n’roll: Rock Contest, quindici minuti di gloria e orgoglio sul più importante palcoscenico per emergenti” edito da Giunti sancisce l’affermarsi della manifestazione. Da allora tutti gli anni i nomi di massimo rilievo della nuova scena italiana partecipano (a titolo gratuito) in veste di giurati alle edizioni della manifestazione, tra i tanti Alberto Ferrari dei Verdena, Dario Brunori, Manuel Agnelli, Dente, Appino, Cristina Donà, Rachele Bastreghi, Max Collini, Piero Pelù, iosonouncane, Giulio Favero, Mauro Ermanno Giovanardi, etc…), nonchè i rappresentanti delle più importanti testate giornalistiche, i produttori e i discografici. Dal 2011 (anno della prematura scomparsa di Ernesto De Pascale, uno dei nostri principali collaboratori) al premio è abbinato uno speciale riconoscimento, il “Premio Ernesto de Pascale” che segnala la migliore canzone con testo in italiano. Nell’edizione 2015 Luciano Ligabue ha offerto al gruppo vincitore di questa sezione (gli Amarcord) una settimana del suo personale studio di registrazione. Per quanto riguarda la denominazione inoltre, è bene precisare che oggi per “rock” intendiamo solo una attitudine, non un genere musicale. Quello che ci interessa è la propensione originaria, che diede vita alla manifestazione, quella del “do it yourself”.
  • Chi può partecipare?

La manifestazione è rivolta ai solisti e band fino a 35 anni, che presentino materiale originale libero da vincoli discografici o editoriali, non ci sono preclusioni di lingua o genere musicale. Per i provenienti da fuori Toscana è previsto un contributo per le spese di trasferta.

  • Quali sono gli artisti di cui il Rock Contest è orgoglioso di aver dato, in un certo senso, i natali???

Nella prima fase abbiamo visto muovere i primi passi a Roy Paci, Irene Grandi (in una formazione “alternative”), a Enriquez della Bandabardò e molti altri. In tempi più recenti non neghiamo che aver contribuito alla nascita di quel nuovo classico della musica italiana che è “Socialismo Tascabile” degli Offlaga Disco Pax, realizzato grazie alla vittoria del Rock Contest 2004, ci riempie di sodisfazione.