Un sentimento eterno, raccontato “alla maniera dei miti e delle favole” da una donna di oggi. Roberta Giallo ci accompagna nel suo mondo fatto di arte, riflessioni, passione ed emozioni.

  • Amore Amor è il singolo che anticipa il tuo nuovo album in uscita a Gennaio. Come racconti l’amore in questo nuovo lavoro?
Lo racconto “alla maniera dei miti e delle favole”, ma anche con gli occhi di una donna contemporanea, i miei! Il disco “l’Oscurità di Guillaume” affronta in modo autobiografico un tema universale ed eterno: l’Amore. Dopo una specie di incidente cosmico-esistenziale, ho avuto la necessità di raccontarlo, seguendo di fatto la storia che il Destino aveva scritto per me, una storia d’amore molto singolare e devastante, che potrebbe essere raccontata in un romanzo, date le vicissitudini… l’album è concepito come se fosse un libro con all’interno i vari capitoli, le canzoni, che raccontano e svelano a poco a poco la trama e i sentimenti che hanno accompagnato questa strana storia, oscura e misteriosa come il suo ispiratore, Guillaume! Chi ascolterà, vedrà…
  • Quello sentimentale è un tema che non può mai mancare nel percorso musicale di un artista. Quali altri mondi esplorerai nel nuovo album?
La verità, la fantasia, l’inganno, l’autoinganno, l’esaltazione il delirio e la caduta…
  • Hai detto che la musica è “un Tutto”, dentro il quale vivono tutte le espressioni artistiche che ti caratterizzano (pittura, narrazione, teatro…). Come si manifesta questa fusione di passioni?
Con spontaneità. Mi viene così. È come se una cosa influenzasse l’altra e viceversa. È un meccanismo a catena, un processo a “inglobazione multipla continua” in cui sento che ogni prospettiva ha il suo valore e perciò non va esclusa! Naturalmente tutto si complica, ma nel complicarsi si fa più denso, più profondo, e allo stesso tempo più reale! Come conosciamo il mondo? Attraverso più sensi! Ecco, così mi piace conoscermi e conoscervi, attraverso più sensi, utilizzando più mezzi, più punti di vista! E ognuno ispira l’altro! Passo da una canzone a un disegno, da un disegno ad un video.
  • Sbirciando all’interno del tuo canale YouTube ci sono numerose chicche, tra cui quelli che hai chiamato Autoritratti Dinamici. Ci racconti meglio di cosa si tratta?
Sono “canzoni estemporanee”, ovvero inventate al momento. Una sorta di diario emozionale, in cui l’esigenza comunicativa si dà nella sua immediatezza, senza passare al vaglio critico o al setaccio! In pratica non c’è filtro tra l’idea e la sua rappresentazione, l’idea viene offerta sul nascere. Ho sempre sentito l’esigenza di non “tradire” la mia comunicazione attraverso l’artificio; in questo modo sento che la purezza dei sentimenti e delle idee ha modo di essere offerta senza troppe sovrastrutture! Ho trovato una formula per questa mia esigenza e l’ho chiamata così: “Autoritratto Dinamico”.
  • Tra le numerose esperienze che hai vissuto negli ultimi anni, ci sono le prestigiose collaborazioni con artisti del calibro di Lucio Dalla e Samuele Bersani. Cosa ti ha colpito di questi due giganti della musica italiana?
Di Lucio Dalla la sua genialità, che si è espressa attraverso il suo eclettismo, la sua libertà espressiva, il suo coraggio, la sua simpatia… ma soprattutto la sua “aura”: era una persona di cui avvertivi fortemente la presenza, una sorta di “divinità”. Giuro! Lucio lo avvertivi nell’aria. Era ed è tuttora, per me, una presenza che si avverte fortemente. Bologna trasuda Lucio da tutte le parti. Di Samuele Bersani mi ha fortemente colpito la cura maniacale del dettaglio. È un artista vero, che ha fortemente a cuore l’autenticità; quindi cerca sempre di cogliere “il segno”, il segno preciso che faccia di una canzone un’opera unica, imbevuta di autenticità e di coerenza stringente tra parola e musica… e se malauguratamente il segno che fa la differenza non arriva, o qualcosa non lo convince… in studio fino alle 4 di notte!
  • Hai un artista del cuore con il quale sogni ancora di collaborare?
Più di uno… per ora faccio qualche nome, senza curarmi del fatto che sia più o meno possibile e che la lista sarebbe molto più lunga: Raphael Gualazzi, Tim Burton, Tiziano Ferro, Mary J Blige, Antony & the Johnsons (Anhoni), Aurora, Paolo Nutini, Pharrel…