Dal 29 gennaio è disponibile su tutte le piattaforme di streaming “KYNI” (Flus Music), il primo EP di NICO KYNI, un viaggio tra sonorità R&B e trapsoul, proponendo uno stile innovativo nel panorama italiano.
Ciao e benvenuto a Jam Session 2.0
Raccontaci del tuo debutto discografico.
Come nasce questo progetto e cosa vuoi comunicare a chi ti ascolta?
Il progetto nasce dall’esigenza di dare al pubblico (dopo l’uscita di vari singoli) un prodotto con più spessore, un biglietto da visita.
Questo progetto vuole comunicare tutte le mie sensazioni, le mie emozioni e vuole anche far conoscere meglio alcuni aspetti di Nico Kyni.
Ci sono 7 tracce, sicuramente alcune diverse tra di loro a primo impatto ma tutte unite da un unico filo.
Nel tuo EP, composto da sette tracce (in ordine: “Inverno”, “Qui con me”, “Sorry” feat. Nathan, “You Know” feat. Martina May, “Fame” feat. William Richback, “Rampampam” e “No Love”) spiccano anche tre featuring.
Cosa puoi dirci di più in dettaglio? Come è stato collaborare con altri artisti?
Tre featuring azzeccati direi prima di tutto, in tutti e tre i brani penso che il lavoro sia stato impeccabile e si senta.
Nathan da poco maggiorenne mi colpì subito per le sue sonorità e pensai che sorry fosse il pezzo giusto per consolidare questo rapporto che si é venuto a creare.
Martina aveva già collaborato con me precedentemente ed é stato facile capire che su quella traccia avrebbe potuto portare quel sound che ricercavo, un po’ alla Chris Brown e DaniLeigh.
William mi colpi con un freestyle il quarantena, un giorno sentii questo provino, il brano era quello che sarebbe poi diventato fame. Ne rimasi colpito così gli chiesi di partecipare al progetto ed inserire il brano nell’EP.
La sera stavo già scrivendo la strofa.
Penso sia un progetto completo e che faccia vedere realmente chi é Nico Kyni, da dove viene e dove é diretto.
Quale canzone pensi rappresenti meglio il tuo mondo? Quale, tra queste, rappresenta al meglio il tuo ‘mood’?
Personalmente, mi è piaciuta molto “Sorry” …  caratterizzata da un sound molto versatile perché, anche se cantata in italiano, richiama molto le sonorità R&B internazionali ed oltreoceano.
“INVERNO” rappresenta ciò che sono, sicuramente é un pezzo dove mi metto a nudo e descrivo ciò che mi circonda, che mi ha sempre circondato. Ci sono i miei sogni, la voglia di rivalsa, la voglia di costruire un  qualcosa, perché accontentarmi non mi basta.
Per quanto riguarda il mood, posso dire che “QUI CON ME” “SORRY” E “YOU KNOW” rispecchiano il mood che più mi rappresenta. Mi piace variare con la voce, creare melodie, fare ballare la gente.
Sorry ha un richiamo ad un brano di Craig David, chi conosce il genere ha captato subito, sta piacendo e questo mi fa molto piacere, ma quello che mi rende ancora più orgoglioso è che l’intero progetto sta avendo un riscontro positivo.
Dall’EP è stato estratto anche il singolo “QUI CON ME”, in rotazione radiofonica dal 5 Febbraio. Una traccia dallo stile più funky/soul accompagnato anche da un videoclip ufficiale che è stato girato tra Reggio Emilia e Bologna dal regista Peter Marvu, che vede la partecipazione anche di tuoi tre amici e ballerini.
Raccontaci come sono avvenute le riprese e cosa rappresenta per te questa canzone.
Le riprese sono avvenute tra Reggio Emilia e Bologna, qualche scena in studio, caratterizzata in particolare dalla coreografia creata con i miei amici e qualche scena in strada.
Il brano é nato riascoltando il primo disco da solista di Michael Jackson “off the wall”. Pensai che avrei dovuto (avevo sempre voluto) fare una roba del genere, portare quel groove, così ne parlai con Yazee il quale tirò giù una linea e insieme ad un mio amico di Crotone, un chitarrista formidabile nacque “QUI CON ME”.
Parliamo un po’ più di te.
Nicola Cardace, noto con lo pseudonimo di Nico Kyni, nasci a Bologna, classe 1992, dove fin da piccolo cresci a contatto con la musica.
Che ricordi hai della tua infanzia? Chi sono gli artisti che hanno maggiormente influenzato il tuo stile?
Ho dei bei ricordi (sicuramente abbiamo attraversato alti e bassi) ma non mi é mai mancato nulla. Sono sempre stato a contatto con la musica, sono cresciuto con la musica, grazie a mio padre e mia sorella.
Il primo artista che mi colpì fu Michael Jackson, ne rimasi affascinato, tutt’ora é un punto di riferimento.
Nel corso degli anni poi ci sono stati diversi artisti che mi hanno influenzato positivamente, Craig David, Chris Brown, Usher, R.Kelly.
Inizi a scrivere, giovanissimo, a soli 13 anni, prendendo coscienza verso i 17 su quale sia il sound che più ti appartiene. Un mix tra R&B e trapsoul, nuovo per il panorama italiano … come ho già detto, è inevitabile non fare un paragone con la musica estera o comunque con un sound più internazionale.
La tua forma di espressione musicale è stata sicuramente una scelta coraggiosa, l’R&B è abbastanza raro da trovare qui in Italia.  Come vedi la scena musicale italiana riguardo questo genere? Che riscontri stai avendo e soprattutto cosa ti aspetti?
L’Italia penso sia pronta e abbia bisogno di nuove sonorità, il segreto sta tutto nel riuscire ad avvicinarsi al l’ascoltatore il più possibile e penso che FLUS MUSIC abbia la chiave.
Il riscontro che sto avendo é positivo, la gente é affascinata, continuo a ricevere messaggi che mi riempiono di gioia, il che significa che il lavoro che stiamo facendo é buono.
A gennaio del 2020, poi, entrerai a far parte di Flus Music di cui fa parte anche Ghile, liricista e tuo amico oltre che collega, continuando il tuo percorso affiancato da Biggie e Luam, figure mancanti sino ad ora per la tua crescita musicale e professionale.
Vuoi fare qualche ringraziamento speciale? A chi dedichi questo tuo nuovo traguardo?
Alla mia famiglia che mi ha sempre sostenuto e appoggiato, ha sempre creduto in me.
Devo ringraziare Biggie e Luam per aver creduto in ciò che stavo cercando di trasmettere, siamo una famiglia prima che soci, questo penso sia importante per svolgere un buon lavoro, sentirsi a casa penso sia fondamentale.
Devo ringraziarli davvero, stiamo facendo grandi cose e abbiano ancora tanto da fare e tanta voglia di fare.
I “featuring” sono considerati quasi una moda, ma in realtà molto spesso queste collaborazioni nascono da rapporti di amicizia o stima reciproca tra due artisti mescolando anche vari stili ed influenze musicali.
Chi è l’Artista per eccellenza con il quale ti piacerebbe duettare? Italiano e anche internazionale.
Sicuramente in questo momento ti direi Chris Brown
Prossimi progetti?
Stiamo già lavorando alla roba nuova, non ci siamo mai fermati in realtà, ma non posso spoilerare nulla.
Pensi che rimarrai fermo sul tuo genere musicale che più ti rappresenta o in un futuro ti piacerebbe anche sperimentare nuovi sound e stili? Se sì, quali?
Penso che quello che sto facendo sia una novità per l’Italia, quello che faccio é diverso da tutto quello che al momento c’è in giro ma penso sempre a sperimentare, reinventarsi.
Cambiare non credo proprio.
Vuoi aggiungere qualcosa?
FLUS MUSIC é arrivata, grazie ragazzi.
Grazie per la tua disponibilità.
Grazie a voi