Un viaggio in un tempo che deve ancora arrivare. Tra immaginazione e speranza, la cantautrice siciliana Marian Trapassi ci svela il domani nascosto nel suo nuovo singolo.

La tua visione sul mondo di domani. Questo è “Futuro”, il tuo ultimo lavoro. Si tratta di un desiderio o di una previsione?

Futuro è il brano che anticipa tutto l’album, è nato per gioco.

Il risultato è un brano dove rendo omaggio alla musica ai miei riferimenti musicali da Lennon e Lucio Dalla, che per primi ci hanno regalato visioni sul futuro, e dove parlo di sentimenti di speranza e di amore per la vita.

Dopo un periodo in cui regnava la paura del Futuro, adesso non si fa altro che parlarne, in modo positivo, però. Semplicemente ho seguito e catturato questa fiducia che c’è nell’aria e l’ho raccontata in modo surreale e dal mio punto di vista.

Purtroppo non ho la palla di vetro !

E il futuro è e resterà sempre un ‘incognita e credo che sia giusto così..

Il brano è più una visione che un desiderio e, ci tengo a dirlo, è solo la mia personale visione, e se dovessi riassumere il messaggio del brano sarebbe: “il futuro è negli occhi dell’amore”.

 

In questi ultimi anni si parla tanto di contaminazione e sperimentazione musicale. Tu a quale genere ti ispiri e a quale appartieni realmente?

Essendo una cantautrice, credo che il mio mondo musicale sia dettato dall’avere prima di tutto qualcosa da dire, e la musica è come se seguisse l’esigenza di esprimersi.

Negli arrangiamenti, soprattutto in questo nuovo album, ci sono parecchie influenze e contaminazioni di generi che ho sempre ascoltato, dai Beatles ai cantautori italiani e stranieri il Jazz e il rock, praticamente ho detto tutto!

3.Un video girato in un unico piano sequenza. Il tuo alterego che si muove in un luogo fuori dal mondo e dal tempo. Quali messaggi si nascondono dietro questa idea registica che accompagna le note di “Futuro”?

La ragazza protagonista del video è come se fosse un mio alter ego o forse me da bambina, o ancora una ragazza del futuro, un futuro però senza reali connotazioni temporali, così da sospendere il giudizio. Solo nel finale mi ricongiungo con questa “idea”, o meglio idealizzazione del futuro e divento così la voce narrante di questa storia.

Il video è evocativo i significati si lasciano così aperti alle interpretazioni di chi guarda e alle proprie suggestioni. C’è un’idea di sospensione che secondo me rende a molto bene tutta l’idea del brano.

“Futuro” anticipa un nuovo album di inediti. Che storie ci racconterai in questo nuovo disco?

Ogni canzone è un racconto a parte, mentre nel precedente album volevo raccontare storie, soprattutto in terza persona, nel nuovo progetto ci sono episodi molto intimi

ed episodi narrativi.

Storie appunto, ma dove c’è sempre la mia visione soggettiva.

Un album è un momento nel percorso di un artista, dove si riflette il proprio vissuto e fra le righe e fra le note di questo nuovo lavoro, c’è molto di me stessa.

Questo è per me il mio lavoro, una parte di me.

E ringrazio ogni giorno la possibilità di poterlo condividere, grazie.