Linda Varg: look appariscente e una voce altrettanto forte e contemporanea. Arriva al successo a soli 18 anni, quando vince la trasmissione TV Popstar in Svezia. e da allora non si è più fermata. Linda Varg è una cantautrice svedese le cui influenze vanno da P!ink a Gwen Stefani e Skunk Anansie e oggi punta a conquistare anche l’Italia. Oggi esce il suo nuovo singolo Weak e qui un’intervista esclusiva per i lettori di Jam Session 2.0 con tanto di video-saluto dedicato.

L’intervista a Linda Varg in esclusiva per l’Italia

Recentemente ti sei esibita in una sessione di live streaming  come ti sei sentita?

“Mi sono divertita molto a cantare davanti a un pubblico italiano. Non riuscivo a vedere nessuno perché era online ma ho fatto finta di essere in Italia e di suonare per tutti voi. Ho ricevuto un’ottima risposta dal popolo italiano anche dopo il concerto. Non vedo l’ora di venire a suonare da voi il prima possibile e di scoprire se c’è qualche differenza tra il pubblico svedese e il vostro, oltre a voler visitare i posti in cui suonerò”.

In base alla tua esperienza noti differenze tra la discografia italiana e quella svedese?

“Non so molto della discografia italiana quindi onestamente non posso dirlo. Ma posso parlarvi un po’ della situazione in Svezia. È un paese molto piccolo con molti grandi artisti e il modo più veloce per diventare famosi è attraverso lo show televisivo svedese Idol, al quale ho partecipato e sono arrivata tra i finalisti.  È una competizione come XFactor, molto popolare qui, ma non molti fanno carriera dopo Idol poiché quasi nessuno scrive la propria musica o ha canzoni da pubblicare. Io penso che devi iniziare da zero e scrivere le tue canzoni o almeno avere qualcuno che può scrivere canzoni per te, pubblicare le canzoni e poi uscire e suonare dal vivo per costruire le tue basi e avere dei primi fan. Oggi poi è ancora meno facile considerando il Covid. È dura! Io per esempio organizzavo tutti i miei concerti da sola, a volte le location che chiamavo mi dicevano di smettere di farlo, ma io continuavo, hahaha. (ride).  Devi essere davvero forte se vuoi farcela come artista e sapere davvero cosa vuoi nel profondo del tuo cuore. In Svezia abbiamo anche Melodifestivalen, forse ne avete sentito parlare, è una competizione musicale molto grande. Il vincitore va all’Eurovision Song Contest e dato che ci sono così tanti artisti in Svezia è difficile ottenere un posto in Melodifestivalen. Ma abbiamo alcuni artisti come Zara Larsson, Robyn, Tove Lo, Roxette e ABBA che hanno avuto successo fuori dalla Svezia“.

Quanto è importante per te il tuo manager o chi ti supporta nella carriera?

“Per me un manager è molto importante. La mia forza è scrivere musica ed esibirmi e per potermi concentrare su questo ho bisogno di qualcuno che possa lavorare per trovare collaborazioni, lavorare sugli accordi, trovare sponsor, investitori, escogitare strategie ecc. La Svezia è un paese molto piccolo e io sto andando in tutto il mondo con la mia musica ora, grazie ai due manager fuori dalla Svezia: Kiara Laetitia per l’Europa e Sami Rusani negli Stati Uniti.

Lavoro con Sami dal 2016 e con Kiara da circa 6 mesi. Lei mi ha vista in una sorta di concerto realizzato nella mia cucina in un live streaming su Facebook. Era solo l’inizio della pandemia e lei mi ha contattato chiedendomi se volevo esibirmi all’Online Female Fest da lei organizzato e ho detto di sì immediatamente! Abbiamo una grande chimica e la stessa visione quindi subito dopo abbiamo iniziato a lavorare insieme. Non avrei mai immaginato di avere un manager in Italia: è così cool! Poi è molto più divertente essere una squadra piuttosto che lavorare da soli!”

Qual è la tua canzone che ti rappresenta di più?

Non ho una canzone speciale che mi rappresenti poiché c’è un pezzetto di me in tutte e tutte rappresentano un momento speciale nella mia vita.

Ad esempio “You gotta come home“, è una canzone che ho scritto a mia nonna dopo la morte di mio nonno. È morto mentre lei aveva una specie di psicosi e quando si è svegliata se n’era andato.

Give it a shot” parla del fatto che ho difficoltà a portare a termine le cose, ho paura di fallire così mi capita di smettere prima di avere la possibilità di essere delusa.

Keep going” è una canzone sul rimpianto. Non voglio averne e ho portato questa canzone al provino per “Idol”.

Il messaggio “Like a boss” invece è di fare all in! Festeggiare come se non ci fosse un domani!

Ma se parliamo del brano che sento di più diciamo che è sempre l’ultimo che ho scritto”. (ride).

Sei una famosa cantautrice svedese, come presenteresti te stessa e la tua musica agli italiani?

“Mi presenterei come una forte artista pop femminile ma con entrambi i piedi ben radicati a terra. Scrivo tutte le mie canzoni e ciascuna ha un messaggio.

Il mio ultimo singolo, che uscirà oggi 22 gennaio 2021, è una cover degli Skunk Anansie, della canzone WEAK. La amo e porta un messaggio così potente! Ho creato la mia versione 2021 e beh, dovrete ascoltarla e farmi sapere cosa ne pensate: c’è anche un video su YouTube“.

Sono un’artista che ama esibirsi dal vivo, appartengo al palco che è la mia seconda casa. Mi manca così tanto suonare dal vivo!

Link Spotify al brano https://open.spotify.com/artist/3VOmLCCFgGTtFJKLza3fwp

Il tuo look è fantastico e adori i tatuaggi: ne hai almeno uno che rappresenta la tua musica? 

“Grazie mille innanzitutto! Capisco cosa intendi, ma la risposta è no, anche se significano tutti qualcosa per me. Ho un bellissimo ritratto di mia madre sulla spalla sinistra che la ritrae quando aveva 16 anni: sembra una star del cinema.  Lei è la migliore donna del mondo.

Ho un Dalahäst (cercatelo su Google e guardate cos’è, sono nata a Dalarna, che è quasi al centro della Svezia.

Il mio primo tatuaggio in assoluto è quello induista del Dio Ganesha e per me rappresenta diventare più saggia, lo stesso vale per il gufo che ho sul petto”.

Questi sono solo alcuni, ne ho altri, ma terrò quelle storie per un’altra volta 🙂

Il look dei cantanti è importante per il mondo musicale svedese?

“Mi ci è voluto molto per pensare a una risposta perché le persone possono sembrano così belle in Svezi, (ride). Ma direi di no, le canzoni sono ciò che conta di più. Una bella persona è carina da guardare ma è quello che sento mentre canta che conta, altrimenti vado a una sfilata di moda”.

Conosci città, canzoni o artisti italiani?

“Non sono mai stato in Italia ma i miei genitori sono stati in Toscana molte volte, la adorano! Avevo un amico che veniva sempre in Italia con la roulotte per le vacanze estive. Ricordo che ero così gelosa perché la mia famiglia non era mai stata fuori dalla Svezia.

Se devo pensare ad artisti italiani che conosco direi Luciano Pavarotti, Eros Ramazzotti e Andrea Bocelli. C’è una canzone italiana che mi piace molto e si chiama “Senza una Donna” di Zucchero. Non ho sentito così tante canzoni dall’Italia perché i vostri artisti cantano molto più nella vostra lingua. In Svezia invece la maggioro parte degli artisti ha sempre cantano in inglese, ora iniziano però a farlo in svedese, da circa 10 anni per la precisione. Penso che sia più facile per una canzone arrivare direttamente al tuo cuore quando è nella tua lingua.

Ci sono anche molti artisti in tutto il mondo che cantano in inglese, quindi è una grande competizione. Ma io non canterò in svedese poiché la maggior parte delle persone non sarebbe in grado di capire quello che sto dicendo e voglio davvero entrare nel cuore di tutti”.

Ora tutti collegati a YouTube per ascoltare il nuovo singolo WEAK e per vedere il video clip ufficiale.

 

Il video saluto di Linda Varg a Jam Session 2.0

 

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