Ciao, intanto piacere di conoscervi e grazie per questa intervista.
Parliamo del vostro nuovo lavoro discografico. Uscirà ufficialmente il 23 Marzo 2018 il primo di due EP dal titolo INEQUILIBRIO. Come nasce l’idea di dividere in due parti il vostro nuovo progetto musicale? Cosa deve aspettarsi il pubblico?
L’idea iniziale è venuta dai ragazzi dell’etichetta discografica per adeguarsi a quest’epoca digitale in cui le canzoni vengono bruciate in fretta da ascoltatori spesso distratti e con scarsa capacità di attenzione. L’idea quindi era quella di proporre le canzoni una per volta addirittura facendo solo singoli. Ma noi che siamo ancora legati ai vecchi supporti abbiamo concordato per il doppio Ep e poi album completo.
Una soluzione intermedia che si presta bene anche a rappresentare quel percorso di autocoscienza,analisi e riflessione che è alla base della scrittura di queste canzoni. Un percorso reso necessario dallo sfaldamento progressivo di certezze in ogni campo, politico economico sociale e anche culturale, che ci obbliga ad una redifinizione di noi stessi, del mondo e degli obiettivi personali e comuni.
Il primo Ep “INEQUILIBRIO” è la prima parte di questo viaggio.
L’EP è composto da 5 canzoni, le citiamo: Fermati e respira, Conto su di te, U-Soli, Inequilibrio, Due minuti di odio. Avete definito questa fase la prima parte di un lungo viaggio. Ci raccontate meglio? Cosa rappresenta per voi a livello emotivo?
Il punto di partenza è il disorientamento che contraddistingue questo periodo storico. Il modello economico liberista sta mostrando tutte le sue debolezze, i giovani vengono deprivati persino della speranza, i vecchi sistemi di pensiero sembrano non essere più in grado di interpretare la realtà in maniera soddisfacente.
A noi non resta che cercare di tracciare nuovi percorsi partendo da quello che eravamo, attraverso quello che siamo, per scoprire cosa vogliamo essere. Un viaggio che sta tutto in queste canzoni ,che parte paradossalmente con il fermarsi a trattenere il fiato. Dove arriverà sarà una bella scoperta.
L’esercizio del dubbio è necessario per comprendere i meccanismi che ci governano e poter trovare soluzioni adatte a prepararci
INEQUILIBRIO è stato registrato e coprodotto da Olly Riva (Shandon) presso il Rocker Studio di Mario Riso (Rezophonic). Come vi siete conosciuti? Avevate già lavorato insieme precedentemente?
Siamo sempre stati molto attenti a cercare quel che di meglio ci fosse nell’ambito dei produttori italiani per poter trasferire nel disco quello che sentivamo nelle canzoni, e abbiamo avuto la fortuna di lavorare con grandissimi produttori, primo tra tutti Carlo Rossi che ci ha lasciati qualche anno fa e non smetteremo mai di ricordare come la persona che più ci ha insegnato come fare musica. Per quel che riguarda questo lavoro ci siamo ricordati di una frase che da un po’ di tempo ci sentivamo rivolgere da un’amico: “Ciao sono Olly e faccio il produttore, questo è il mio biglietto da visita!!! E’ incredibile come la soluzione migliore a volte è proprio quella più facile, quella che è proprio sotto al tuo naso, ma non riesci a metterla bene a fuoco forse proprio perchè troppo vicina.Olly si è rivelato un cultore e il miglior custode del nostro suono. Ci ha aiutato a valorizzare quello che tradizionalmente è il notro approccio sulle nuove canzoni che, inevitabilmente, si è evoluto con noi. Con Mario ci siamo conosciuti a Rock TV che, in quel periodo era l’unico canale a trasmettere tutta la musica che non aveva spazio sugli altri network. Mario faceva parte dei Movida e poi ha fondato i Rezophonic con cui abbiamo anche collaborato.
Volete fare qualche altro ringraziamento particolare a coloro che vi hanno seguito in questo vostro nuovo progetto?
Questo è il classico caso in cui rischi di dimenticar qualcuno e fare delle figuracce.
Per cui ci limitiamo alle nostre famiglie che devono sempre avere tanta pazienza , ma sopratutto vogliamo ringraziare il nostro pubblico che ci supporta dandoci la forza di essere i Punkreas senza compromessi.
Il 24 Marzo 2018, il giorno successivo all’uscita di INEQUILIBRIO, partirà anche INEQUILIBRIO TOUR che vi vedrà impegnati in una serie di date iniziando dall’Alcatraz di Milano. Con quali emozioni salirete sul palco? Cosa vi aspettate dal vostro pubblico?
Se la composizione e produzione del disco può essere paragonato alla cura della vigna il concerto è di sicuro la vendemmia! Ed è la predisposizione d’animo con cui, normalmente, affrontiamo il live in condivisione con i fans che partecipano attivamente allo spettacolo cantando e ballando con noi in un’appuntamento che si trasforma in festa catalizzante e liberatoria. Uno scambio di energia che ci unisce, palco e pubblico, in un’unica entità. Dopo l’Alcatraz il 24 di marzo saremo il 30 a Treviso al New Age, il 31 a Fabriano al Sonic Room, poi Roma, genova e in tutta italia per l’estate dove vi aspettiamo tutti.
Siete sulla scena musicale da molti anni, una storia iniziata nel lontano 1989 e ad oggi siete al vostro undicesimo album. Musicalmente siete conosciuti per le vostre sonorità grezze e furenti che rivelano peraltro una tecnica eccellente ed una vostra creatività, soprattutto nei testi, fuori dal comune. Da allora ad oggi come pensate sia cambiato e maturato il vostro modo di scrivere e comporre?
Negli ultimi anni abbiamo cercato di coniugare l’approccio degli esordi,istintivo ed energetico, con uno stile che è maturato grazie all’ esperienza e alla consapevolezza. Il primo indizio che questa strada fosse vincente, in termini compositivi, l’abbiamo avuta con il nostro album precedente “Il Lato Ruvido” di cui alcune canzoni sono diventate da subito dei classici ai nostri concerti, come non accadeva da anni. Con questo Ep abbiamo ulteriormente affinato questo tipo di song writing e siamo così contenti da poter aspettare serenamente che le canzoni parlino da sole.
Siete considerati la punk band più famosa d’Italia, aggiudicandovi nel 2006 anche il M.E.I. Premio alla carriera come miglior gruppo punk italiano. In base alla vostra esperienza, come giudicate la scena musicale qui in Italia? In tutti questi anni pensate che il punk sia riuscito a ritagliarsi il giusto spazio e i giusti meriti o c’è ancora molto su cui lavorare?
Cosa si potrebbe fare di concreto per migliorare e perché no di dare la possibilità ai giovani emergenti di avvicinarsi maggiormente al genere che proponete?
Beh sai, è in uso tra gli artisti che ricevono premi alla carriera di toccare ferro, anche perchè sembra un augurio di pensionamento! La nostra storia è lontana dal concludersi e, come ti dicevo prima, l’ispirazione non ci manca ma è vero che gli spazi dedicati alla musica d’autore in italia si stanno sempre più assottigliando. E non penso solo al rock e alle chitarre distorte che si possono tranquillamente sentire nella pubblicità di prodotti o di programmi sportivi ma non ad esempio a Sanremo, e penso anche agli autori, musicisti, artisti in generale che non si possono sentire in prima serata in un programma generalista perchè invaso da interpreti, esecutori di qualche talent per i quali nessuno pagherebbe un biglietto per vederli in un club. Dico vedere e non sentire perchè è questo il modo in cui si ascolta la musica ultimamente, con gli occhi! Talento, opera d’arte, poetica sono parole che sono state svuotate del loro significato per lasciare spazio ad un infinito revival che appiattisce tutto. La forza propulsiva del rock è sempre stata la ricerca, la sperimentazione e la libertà di pensiero che di sicuro non è un vanto dei programmi di moda nei maggiori network radiofonici o televisivi. I giovani non vivono nel migliore dei momenti possibili per sperimentare ma l’unico consiglio possibile è di trovare il proprio immaginario e puntare sulla qualità perchè i like sui social passano, la qualità resta!
Attualmente la vostra formazione è composta da Cippa (voce), Endriù (chitarra), Paletta (basso), Noyse (chitarra) e Gagno (batteria). Ci raccontante qualcosa di piu? Come vi siete conosciuti e quali sono gli artisti che hanno maggiormente influenzato il vostro sound? Al di là del punk avete anche influenze rock e ska.
Ci conosciamo da così tanto tempo che sembra siano passate ere geologiche! Pensa che Cippa e Paletta si frequentano dall’asilo…
Siamo dei metallari, rockettari, punk, rasta, funk, pop, liscio, classici ed elettronici… che neanche il freejazzpunkinglese di Battiato riesce a contenerci! La quantità di generi che ognuno di noi ascolta si condensa nel modo di scrivere collettivo che poi finisce nei dischi.
In tutti questi anni avete collezionato anche molte importanti collaborazioni con artisti del calibro di Dario Fo (premio Nobel), 99 Posse, Fedez (in veste molto giovane e da sempre vostro fan), Lo Stato Sociale, Modena City Ramblers per citarne alcuni e molti altri. Scelta di collaborazioni, che spesso ha portato non poche critiche al vostro gruppo da parte di parecchi fan ma, nonostante tutto, come emerso dalle prime recensioni di altri artisti e critici e, soprattutto dai sempre fedeli fan ai concerti, non hanno influito assolutamente sul vostro successo e sullo spirito del gruppo. Qual’è il segreto per preservare un così forte affiatamento? Il fatto che i vostri fan vi seguano a prescindere dalle vostre scelte artistiche o collaborazioni, sicuramente, è un valore aggiunto…
C’è qualche artista in particolare con il quale vi piacerebbe confrontarvi e che fin ora non si è presentata l’occasione di poterlo fare?
Beh, abbiamo avuto la fortuna di collaborare con il più grande di tutti Freak Antoni con cui abbiamo registrato la nostra versione di “Ti rullo di Kartoni” degli Skiantos, francamente è difficile volare più alto!
Volete aggiungere qualcosa che fin ora non avete avuto l’opportunità di poter dire?
Qualche anticipazione di quello che sarà la seconda parte di questo vostro ‘viaggio’.
Oltre a dire che uscirà un secondo EP di altre cinque canzoni, volete regalarci una piccola curiosità in anteprima per i nostri lettori?
Il singolo che anticiperà il secondo Ep,uscirà i primi di maggio e non sarà una data casuale!
Grazie per la vostra disponibilità.