Ciao Umberto e benvenuto.
Parliamo del tuo nuovo album.
Quarto disco in studio a tuo nome a conferma della tua esperienza e ricerca musicale che dura ormai da ben vent’anni, di cui dieci con firma Moltheni (otto album e una partecipazione a Sanremo nel 2000).
Come nasce il progetto? Cosa devono aspettarsi i tuoi ascoltatori da questo nuovo disco e come mai la scelta di un termine latino per il titolo? Raccontaci maggiormente in dettaglio.
Il ciclo del nuovo album non ha avuto una genesi poi tanto differente dagli altri che lo hanno preceduto.
C’e’ stata solamente una nuova consapevolezza, materializzatasi con i primi pezzi nati in sala prove che già davano un idea differente nel suono, rispetto a prima. Dopo molti anni è tornato a suonare il basso in maniera decisamente marcata, le chitarre poi hanno rispolverato un certo tipo di suono che in Italia mi pare non usi piu’ nessuno, cosi’ tutto è ruotato attorno a questi primi presupposti. Avevo voglia di spingere di piu’ sull’acceleratore, di spingere di piu’ sulla voce e di fare un disco con un sapore hard. Il titolo è il significato piu’ chiaro di cio’ che volevo si potesse tradurre tra le righe dei testi, ovvero la mia forma mentis, che oggi
piu’ che mai ho avuto urgenza di comunicare, quasi come un testamento. I miei ascoltatori non debbono aspettarsi nulla, solamente un ennesimo gradino nella scala dei valori della musica italiana di qualità.
L’album è composto da 12 brani (li citiamo in ordine: La tua conchiglia, Luce, Pleiadi in un cielo perfetto, Argo, Materia Nera, Di fiori e di burro, Le colpe dell’adolescenza, I miei panni sporchi, Tenebra, Vortice cremisi, Pronuncia il mio nome, Forma mentis), un lavoro caratterizzato da elementi di intensità e durezza contrapposti, allo stesso tempo, da altri estremamente sognanti e psichedelici. Caratteristiche che fanno di te un cantautore originale, autentico con scelte anche coraggiose, rispolverando vecchie sonorità anni ’90 che hanno fatto sognare intere generazioni legate ai fenomeni rock internazionali.
Nostalgia del passato? Quanto gli anni ’90 hanno influenzato la tua musica?
Tra tutte le canzoni, c’è n’è una in particolare alla quale sei legato maggiormente o pensi rappresenti al meglio il tuo modo di comporre?
Gli anni 90a hanno segnato in modo indelebile la mia vita, sia in riferimento al modo in cui l’ho vissuta, sia in riferimento alla mia vita da tossico dipendente, molto legata alla musica stessa. Sono stati anni meravigliosi ed estremamente vivi, se pur permeati da un inconsapevolezza post adolescenziale.
La mia musica è stata influenzata da tutte le epoche, anche di quelle che non ho vissuto, ma cio’ non vuol dire che sia stata necessariamente condizionata. Non sono affezionato a nessun brano in particolare di questo album, penso semplicemente che ce ne siano alcuni molto rappresentativi, come Argo, I miei panni sporchi, e Forma mentis il brano che da il titolo al disco.
Il disco è anche accompagnato da un tour di presentazione che ti ha già portato nelle città di Roma, Napoli, Brescia e Firenze.
Prossimamente sarai impegnato il 12/04 – Milano – Circolo Ohibò, il 04/05 – Bologna – Covo e il 10/05 – Bassano del Grappa (VI) – Vinile.
Che rapporto hai con il tuo pubblico? Successive date live?
Ho esattamente un rapporto sereno e allo stesso tempo distaccato. Il futuro è futuro e non lo conosco.
Parliamo un po’ più di te e della tua carriera artistica.
Nel 1983 ti avvicini al mondo della musica iniziando come batterista e suonando, dal 1985, in diverse band del circuito marchigiano per trasferirti successivamente in Scozia, dove rimarrai fino al 1994, cercando di acquisire metodi musicali e conoscenze.
Che ricordi hai di quel periodo? Quali sono gli artisti che hanno maggiormente influenzato le tue composizioni?
Sono stato in Scozia in periodi spezzettati dal 1990 al 1993. Non sono stato influenzato da nulla poichè non suonavo. Forse nel tempo qualcosa è tornato nella mia mente, ma come esperienza di vita, nulla piu’.
La musica è stata una tappa successiva quando vivevo a Milano e quando divenne per me una necessità vitale. Ho molti ricordi, sia della mia adolescenza in cui ho iniziato a suonare, sia dell’evoluzione che ha caratterizzato i miei anni, ma ho un ricordo sbiadito e confuso. Difficilmente mi emoziono nel ripensarci.
Una volta rientrato in Italia la tua svolta inizia verso la fine degli anni novanta grazie a Francesco Virlinzi, già noto produttore della scena rock di Catania, facendoti conoscere al pubblico più ampio sotto lo pseudonimo di Moltheni con il tuo primo album “Natura in replay” datato 1999 e la successiva partecipazione al festival di Sanremo nel 2000. Vanti anche numerose partecipazioni, collaborazioni e produzioni in progetti come “Perduto amor” di Franco Battiato e con i Verdena in “Cavalli sciolti del Nord”.
Seguiranno poi negli anni album come: “Fiducia nel nulla migliore”, “Splendore terrore”, “Toilette memoria”, “Io non sono come te” Ep, “I segreti del corallo”, “Ingrediente Novus” e molti altri.
In base alle tue influenze musicali c’è qualche artista in particolare con il quale ti piacerebbe confrontarti e che fin ora non si è presentata occasione?
Non sono fan di nessun musicista in particolare, ne della scena alternativa-rock, e ancor meno del mainstream. In passato ho lavorato con Massimo Roccaforte, Alberto Ferrari, con Carmelo Pipitone, con ottimi musicisti meno conosciuti come Michele Zanni e Giulio Martinelli, Cappadonia, con Edda, con Adriano Viterbini e con altri ancora. Sono piu’ che soddisfatto; solo il futuro sa se avverranno altre collaborazioni.
Tornando a Forma Mentis, vuoi ringraziare qualcuno in particolare che ti ha accompagnato nel tuo percorso e nella realizzazione del tuo nuovo progetto?
Ringrazio tantissimo i miei collaboratori e tutti coloro che hanno creduto in me. Ringrazio Andrea Scardovi produttore del disco e compagno di viaggio durante le fasi ri registrazione. Ringrazio Davide Cristiani che ha saputo cogliere in totale quello che volevo ottenere mixandolo in modo perfetto. Stessa cosa per Salvatore Addeo che ha curato il master in maniera sempre accurata e precisa alle mie esigenze. Ringrazio insomma tutte le persone che tecnicamente hanno reso questo lavoro autentico cosi’ come lo volevo, nonchè Emmaboshi per le grafiche a mio avviso perfette e piu’ che mai rappresentative del contenuto.
Vuoi aggiungere qualcosa? Prossimi impegni?
I prossimi impegni saranno le date future del tour, e le session di registrazioni di nuovo materiale che inizieranno già prima dell’estate.
un saluto
Grazie per la tua disponibilità.