Daniele Dani Ferrazzi, chitarrista elettrico, insegnante di musica e producer. Ecco un bel po’ di curiosità su di lui.
Raccontaci di te…
“Nasco come chitarrista principalmente rock, poi mi sono aperto ad altri generi come il flamenco, con cui ho potuto fare svariati tour in giro per il mondo. Ho sperimentato anche l’ rnb/soul qualche anno fa, un pò per esigenze di produzione e un pò per le collaborazioni che ho avuto e l’ho subito trovato divertente da suonare. E poi da Da 3-4 anni studio jazz molto seriamente per migliorarmi, per avere sonorità “sotto le dita” ed altre soluzioni armoniche che possono servirmi”.
Hai un background di tutto rispetto, ma come molti addetti ai lavori di oggi resti nell’ombra. E´ giusto, come ti trovi in questo ruolo?
“Non ho mai pensato alla ‘notorietà’, ho sempre pensato semmai a lavorare bene e seriamente. La mia figura sia come musicista che come producer non può stare davanti alla figura del cantante o dell’artista con cui suono o che devo produrre. Stare dietro le quinte mi permette comunque di osservare meglio cosa e chi ho di fronte e di capire quale sia il modo migliore di affiancarlo o di aiutarlo ad esprimersi. Penso che la qualità sia la cosa più importante da curare. Poi ovviamente più acquisti “nome”, più hai la possibilità di poter lavorare e suonare con più persone e quindi di imparare sempre di più”.
Hai pensato di mollare tutto e dedicarti solo a pezzi tuoi, a essere frontman di qualche band o di fare il solista e prenderti il merito di tutto ciò che fai?
“Ho avuto ed ho tuttora delle band con le quali suono pezzi miei. Anni fa suonavo con Distinto di cui curavo oltre che la musica anche l’aspetto organizzativo. Poi mi capita molto spesso di suonare nei dischi, o fare qualche chitarra in qualche brano come guest. L’esigenza per me, semmai, è stata quella di voler curare di più la parte produttiva rispetto allo scrivere. Quindi gli arrangiamenti, i suoni, magari l’esecuzione e la parte di registrazione. E’ una cosa venuta nel tempo e che ho iniziato ad approfondire negli ultimi anni e mi permette di essere creativo in molti situazioni e modi diversi e non solo in un unico progetto”.
Se ti guardi indietro, magari ripensando ai tuoi inizi, ti saresti immaginato di arrivare fino a qui? Quali traguardi invece volevi raggiungere ma sono ancora un po’ distanti?
“Se ripenso agli inizi non avrei mai immaginato di poter vivere queste esperienze e di poter viaggiare con la musica. Certo è stato difficile e mi sono dovuto impegnare tanto. Certo, ci sono stati momenti di sconforto e di immoblità e non mancano tutt’ora. Negli ultimi anni è stato tutto abbastanza fermo e quello è stato un periodo difficile, ma fortunatamente tra lezioni online e produzioni non sono stato con le mani in mano”.
Avresti invece mai pensato di collaborare con nomi molto noti del panorama musicale italiano? Raccontaci di queste esperienze.
“Non avrei mai pensato di avere la fortuna poter lavorare con tanti artisti. Ho potuto suonare con Tony Esposito, Roy Paci ed Antonio Faraò. E con DJ Jad con il quale collaboro da oltre 10 anni. Abbiamo iniziato a registrare dei provini quando era ancora in Best Sound. All’ inizio era un pò difficile approcciarmi all’Hip Hop e all’rnb nonostante da ragazzino ne avessi ascoltato tantissimo. Quello che mi ha legato a lui è stata la passione per la musica e nella ricerca cercare di nuove sonorità per trovare nuovi stimoli. Ho anche imparando tanto vedendolo produrre e ho imparato anche a scrivere meglio le canzoni. Forse è per questo che produrre mi piace parecchio”.
Con chi vorresti collaborare? E con chi vorresti esibirti live?
“Mi piacerebbe poter lavorare anche con Fish. Ho sentito delle sue produzioni e mi sono piaciute tantissimo, mentre a livello internazionale mi piacerebbe poter lavorare con Math Time Joy. Magari accadrà, se sono fortunato e lavoro bene, chissà! E poi mi piacerebbe molto suonare con i Pop X, sarebbe davvero divertente!”
Quali sono le doti necessarie per fare il tuo lavoro?
“Sicuramente la preparazione tecnica e teorica che naturalmente fa la differenza in termini di professionalità e velocità sul lavoro. A parte questo aspetto credo che la pazienza e l’esperienza siano le skills che servono per poter sia suonare con tante persone in più contesti sia per scrivere e produrre musica. Cerco sempre di mettermi a disposizione e di capire le necessità dell’artista che ho di fronte. Serve anche, ovviamente, la strumentazione adeguata altrimenti diventa parecchio difficile poter registrare e/o suonare in modo professionale”.
Oggi a cosa stai lavorando?
“Ho appena prodotto il nuovo ep di Tania Natural che si intitola “MRSHM” uscito per Hammer Music. Siamo sull’Rnb, hip hop. Poi sono usciti dei pezzi che ho sempre prodotto di Marco Riva Arredamenti che è un ragazzo della Brianza con il quale suono da un pò e che ha deciso di farmi produrre il suo nuovo ep “Cenere”. Sto anche seguendo i “Norma”, un duo tipo White Stripes di cui oltretutto sono il chitarrista. Vedo che ciò che abbiamo fatto sta piacendo parecchio. Ci hanno preso alle selezioni di Sanremo Rock quest’anno, vediamo come andrà. Al momento non è ancora uscito l’ep anche se siamo in giro a suonare. Ho registrato poi delle chitarre nel nuovo disco di Max Forleo, che è un cantante che adoro e con cui ho suonato nell’ultimo suo tour. Suonare con gli amici è sempre bello e io sono un fan di Max da quasi 10 anni”.
Progetti futuri?
“Sto scrivendo con Dania Deg, una cantante che ho incontrato recentemente. Stiamo lavorando, quindi per ora non posso spoilerare oltre”
Argomento a piacere.
“Argomento a piacere? Ho la passione del cibo, mi piace assaggiare più sapori e ricette strane. Mangio molto Sushi ed ultimante ho trovato dei ristoranti buonissimi. Mi piace la cucina messicana e la cucina indiana. Se conoscete dei posti da consigliarmi verso Varese o Milano, fatevi sentire!”