Milano, 22 settembre 2022.
Abbiamo avuto il privilegio di intervistare i Verdena in occasione dell’uscita del nuovo attesissimo album: Volevo Magia, ed ecco il risultato.
Chi conosce la band, composta dai fratelli Alberto e Luca Ferrari e da Roberta Sammarelli, sa bene come vivono questi momenti promozionali. Io credo (e parlo anche da fan sfegatata di vecchia data) che i Verdena vadano ascoltati di più e capiti di meno. Le domande, specie quelle di rito, lasciano davvero il tempo che trovano e inquietante testi giorni di attesa abbiamo letto di tutto e di più.
Il disco nuovo? Dopo 7 anni dall’ultimo lavoro discografico ci regalano Volevo Magia, un album composto da 13 tracce inedite “alla loro maniera”.
In occasione dell’intervista ho azzardato un “siete la band perfetta” almeno per i fan più assennati e lo credo davvero. I Verdena non deludono: sono autentici, veri artisti (chapeau a livello musicale e compositivo, i testi sono del tutto unici, quelli ai quali ci hanno abituati fin dagli esordi).
I Verdena pubblicano quando hanno davvero qualcosa da dire, regalano un biglietto per viaggiare ovunque tu voglia e comodamente da dove stai. Ascoltare la musica dei Verdena permette di sognare davvero, di dirigere il pensiero lontano dai guai, dove si desidera insomma.
“Suonare mi fa stare bene, meglio” la musica è come una salvezza, un porto sicuro dove ritemprarsi e trovare il proprio benessere ci fa intendere Alberto. Gli viene chiesto in realtà se c’è dell’inquietudine, del caos nella loro musica specie in queste nuove tracce inedite in uscita alle 24 di oggi.
“In parte sì, il contesto in cui si vive, le esperienze personali inevitabilmente lasciano strascichi nella musica che crei” conclude Alberto.
Ok, i Verdena sono certa non deluderanno con Volevo Magia, ma loro sono mai stati delusi dai fan?
“No, anzi, ora hanno anche comprato i biglietti per i live senza nemmeno aver ascoltato l’album nuovo” risponde Roberta, bassista del gruppo. E infatti alcune date sono già sold-out.
Durante l’intervista viene portato all’attenzione dei ragazzi un commento di un fan preso dal web in cui li definisce come “anti-eroi”…
“Anti-eroi non è positivo”, Alberto spiazza tutti e regala alcune perle sul termine. E proprio su quelle stesse parole, spesso strane o apparentemente “casuali”, dei loro testi ci si sofferma spesso a riflettere. O, almeno è quello che molti giornalisti fanno, scavano oggi più che mai sui significati, li pretendono quasi, vogliono una precisa chiave di lettura.
Si ha il “vizio” di trovarci per forza un perché, un’immagine, una storia: i Verdena o li odi o li ami, prendere o lasciare e i testi, per quanto qualche curiosità sia molto interessante da apprendere, sono onirici e sognanti, magici appunto. Alcuni colleghi ci hanno visto addirittura dell’esoterico. E potrebbe essere, esoterico infatti significa “riservato ai discepoli o agli iniziati”.
“È un sogno e sì, dovrei” recita Chaise Longue, il primo singolo estratto da Volevo Magia, e Alberto lo cita durante l’intervista. Io però non voglio riportare di più della bella chiacchierata di ieri, come detto parlano da sole le tracce. La musica e il ritorno dei Verdena sono un regalo in questo periodo discografico.
Uno spoiler però vogliamo farlo: durante l’intervista i ragazzi hanno dichiarato che durante le tappe live nazionali ci saranno dei guest, ancora top secret le loro identità.
Se pronostica che anche i giovani, e chi ancora non li consce, si avvicinerà curioso ed entusiasta alla band e, chissà, i fan-club più conosciuti del gruppo potrebbero ampliarsi.
Questa intervista-non-intervista è diversa da tutte le altre che ho realizzato per JamSession 2.0, è un modesto estratto dell’incontro coi Verdena.
Io “Volevo Magia”, e i Verdena mi hanno accontentata, e a voi?
Scriveteci via e-mail o nei commenti la vostra opinione sui nuovi brani. Intanto l’unica cosa da fare è acquistare i biglietti per i live e gustarsi i 13 brani dall’inizio alla fine.
Eleonora Tredici