Una grande occasione per i più nostalgici di rivivere le emozioni e i ricordi degli incredibili show dei Pink Floyd. Ma anche un’importante possibilità per le nuove generazioni che non hanno avuto modo di seguire la grande band dal vivo. Merito dei Pink Sonic, il più grande tributo d’Europa alla band capitanata da Dave Gilmour.

Negli ultimi anni il fenomeno delle tribute band ha visto una crescita fortissima. Qual è il segreto per diventare i più grandi?

Diciamo che non c’è un segreto vero e proprio. Fare le cose più evolute o di qualità superiore per così dire è una questione di vocazione, talento e conoscenza nel settore in cui si opera. Questo vale in tutti i settori, dall’arte al commercio ecc. Il percorso nell’arte non finirà mai perché sondare le miriadi dimensioni e sfumature dell’arte è come sondare l’universo. È un percorso di vita che chiede dedizione di vita totale. Da questi presupposti e consapevolezze ho intrapreso insieme ai miei compagni questa avventura per ridare vita a quello che da sempre rimane per chi ha vissuto in prima persona il live dei PINK FLOYD, un’esperienza fantastica sotto più aspetti e non più dimenticata.

Sul vostro palco non c’è una semplice imitazione di Dave Gilmour e compagni, ma tutta l’autenticità del Pink Floyd, rappresentata anche dai loro strumenti e, in molte occasioni, dalle coriste che hanno accompagnato la band. Cosa si prova?

Ovviamente posso rispondere in maniera personale perché ogni musicista presente ad ogni concerto vive tutto in modo diverso. Cosa provo durante un live? Una profonda consapevolezza fuori dal tempo. Un immediato contatto con il mio essere e tutto ciò che sta uscendo da me e dalle relazioni musicali di tutto il gruppo. Quando suono con i PINK SONIC gioco il ruolo di interprete, un ruolo a volte sottovalutato e svalutato ma che ha in sé una forte importanza, perché anche se non sei l’autore della musica, sei comunque  responsabile di ciò che rappresenta. Ma soprattutto sei un’entità spirituale che genera emozioni di varia natura, per trasmetterle a chi ha fatto chilometri, pagato un biglietto ed è disposto a darti fiducia e attenzioni. Sta a noi interpreti saper trasmettere emozioni positive e comunicare con il pubblico fino ad essere complici in una serata ricca di arte e gioia vissuta insieme. Sull’aspetto tecnico e tecnologico posso solo dirti che non abbiamo risparmiato niente. Un lavoro che parte non solo dai strumenti ricercati nell’epoca live in questione, cioè tra l’88 e il 94 dei FLOYD, ma anche dallo studio tecnologico e scientifico di cui essi sono stati pionieri. Un compito arduo ma assai stimolante ed affascinante. Nel 2014 le coriste Durga e Lorelai Mc.Broom hanno partecipato ad una tournee estiva con noi. Una bellissima esperienza. Era dal lontano 89 a Venezia che non venivano in Italia a cantare insieme. Anche questo è stato per noi un motivo di soddisfazione.

Come sono nati i Pink Sonic?

I PINK SONIC sono nati nel 2012 dopo che lasciai il mio ex gruppo. lo lasciai perché avevo un obbiettivo da raggiungere: approfondire l’aspetto tecnologico e scientifico di questa musica e farlo diventare un lavoro vero e proprio, con la consapevolezza che solo in tale condizione professionale avrei potuto glorificare questa mia ambizione e condividerla con i tanti fans dei FLOYD. Dagli inizi ad oggi i PINK SONIC vantano più di 250 concerti tra Italia ed estero.

Quali altri artisti hanno segnato il vostro percorso musicale?

Ogni musicista della band ha un suo percorso musicale che parte da basi rock. Forse io ho le influenze più alternative. Ho sempre ascoltato musica di ogni genere. Forse quelle che hanno avuto più influenza sul mio percorso sono il blues e la new age.

Qual è secondo voi la più grande eredità lasciata dai Pink Floyd?

I Pink Floyd hanno lasciato una eredità forte per tutti e tutte le generazioni future. Un mix tra testi basati sull’introspezione filosofica stimolata da eventi esterni di varia natura, che ogni persona è in qualche modo costretta ad affrontare per vivere la vita con più chiarezza. E poi c’è la musica che con una semplicità artistica arricchita da una vasta gamma sonora, riesce ad arrivare a tutti, dal più preparato musicalmente fino al semplice ascoltatore, toccando sentimenti profondi. È un’eredità che i PINK SONIC porteranno avanti. Che la musica abbia inizio.